A tu per tu con Queralt Torradeflot

Queralt Torradeflot è uno degli acquisti più recenti del Venezia FC Femminile. Giunta in laguna in estate, è alla sua prima esperienza all'estero ma si è subito integrata in città e nella squadra, dove ricopre il ruolo di centrocampista.

"Il calcio ha sempre fatto parte della mia vita sin da quando ero bambina. Mio padre era un calciatore, ed io all’età di sei anni, iniziai ad appassionarmi a questo sport giocando a casa e a scuola.

A sette anni mi sono inscritta in un club dilettantistico, iniziando ad allenarmi seriamente insieme ai miei coetanei. All’epoca in Spagna il movimento del calcio femminile non era sviluppato come lo è oggi, le squadre erano miste e composte principalmente da maschi, che fortunatamente, mi hanno sempre trattato bene e alla pari.

Oggi per una bambina è molto più facile giocare in una squadra femminile, anche perché la società negli ultimi 10 anni è cambiata molto. A livello internazionale inoltre è stato fatto un grande lavoro di promozione e sviluppo del calcio femminile, che lo ha portato a crescere tantissimo in molteplici aspetti. Ad esempio, quando ero piccola il mio idolo era Xavi perché giocava nel Barcellona, la squadra della mia città. Oggi invece, le ragazzine possono ispirarsi anche a delle giocatrici come Aitana Bonmatí vincitrice del pallone d’oro femminile nel 2023.

Sono sempre stata una centrocampista, un ruolo che amo e mi consente di avere spesso la palla tra i piedi per gestire e organizzare le azioni. Questa è la mia prima esperienza all’estero ma non ho avuto alcuna difficoltà d’inserimento, anche perché in squadra sono stata accolto benissimo sin da subito. Qui al Venezia ho trovato una Società organizzata, con un centro sportivo all’avanguardia che ti consente di allenarti e preparare le partite al meglio.

Ogni mattina vado a Venezia, in zona Campo Santa Margherita per frequentare un corso d’Italiano, mentre, nel tempo libero oltre a leggere mi piace trascorrere del tempo visitando le città per conoscere le caratteristiche e la cultura italiana."