15 agosto 2022
Il Venezia ha ospitato il Genoa allo Stadio Penzo domenica sera nell'esordio del campionato di Serie B 2022/23. Entrambi i club sono retrocessi dalla Serie A la scorsa stagione ed ora si ritrovano a condividere come obiettivo la promozione nella massima serie. Ma saranno i liguri a iniziare la loro stagione con il piede giusto conquistando una vittoria per 1-2 grazie al gol del vantaggio di Kelvin Yeboah messo a segno all'85° minuto, con la rete del virtuale pareggio di Domen Črnigoj al 95° minuto annullata dal VAR.
Il manager del Venezia Ivan Javorčić è riuscito per l’occasione a recuperare quasi l'intera rosa, ma con diversi giocatori lontani dalla loro forma migliore per esser stati costretti a saltare una settimana di allenamento a causa del Covid-19. "Siamo appena usciti da una situazione molto particolare, con molti dei nostri ragazzi che non hanno ancora recuperato la loro condizione ottimale", ha spiegato Javorčić. Il tecnico croato si è trovato a mettere in campo un 4-3-3 con i nuovi acquisti Jesse Joronen in porta, Przemysław Wiśniewski al centro della difesa, Francesco Zampano e Facundo Zabala come terzini, Nicholas Pierini esterno offensivo e Andrija Novakovich al centro dell'attacco, con Aaron Connolly e Magnus Andersen a fare il loro ingresso a partita in corso.
Il nuovo Venezia così schierato ha inizialmente faticato a controllare il pallone e a tradurre in campo i propri schemi nelle linee di passaggio. Per tutta la prima mezz'ora, il Genoa ha mantenuto il 60% del possesso palla producendosi in otto tiri e sette calci d'angolo, e tenendo a freno le sortite offensive lagunari andando ad impedire il rifornimento di palloni giocabili ai tre attaccanti veneziani.
È il 19° minuto quando la gara registra la prima occasione per il il Genoa: da un lungo pallone proveniente dalle retrovie l'attaccante genoano Massimo Coda ha mandato in porta Caleb Ekuban, con Joronen che si è fatto però trovare pronto ed ha salvato il risultato con una fantastica parata sul tiro basso di Ekuban diretto sul palo più lontano, un'azione, quella costruita dai liguri, rappresentate forse il preludio di ciò che sarebbe accaduto in seguito.
Al 37’ infatti il Genoa trova il gol del vantaggio mettendo ancora una volta un giocatore in condizione di trovarsi da solo dinnanzi a Joronen. L'azione ha visto la sua genesi nella metà campo genoana, quando Gianluca Busio -da questa stagione con il numero 6 sulle spalle- ha battuto un calcio di punizione in area che la difesa ligure è riuscita a respingere per poi servire nel conseguente disimpegno Manolo Portanova sulla corsa, con l’ala lanciata in un contropiede in campo aperto a partire dalla linea mediana, ed il solo Joronen come unico ed ultimo baluardo difensivo. Quando il portiere finlandese è uscito per ridurre all’attaccante l’angolo di tiro, Portanova ha saputo attendere di dribblare l’estremo difensore per poi battere a rete rendendo vano ogni tentativo degli accorrenti difensori veneziani di intercettare il pallone.
Con l’intento di cambiare le sorti della gara, Javorčić inserisce all'intervallo Dennis Johnsen per affiancare Novakovich e Pierini in attacco, con Ridgeciano Haps a riprendere posto sulla linea difensiva, nella sua posizione abituale di terzino sinistro al posto di Zabala uscito per lasciare posto all’ala norvegese.
La sostituzione cambia le carte in tavola: la velocità di Johnsen e le sue giocate rendono subito il Venezia più pericoloso, e sarà infatti proprio il numero 17 a riportare la partita in parità.
Al 56° minuto, il corner battuto da Busio finisce sui piedi di Johnsen sul palo più lontano, che però non è abbastanza reattivo per riuscire a trovare la porta. Ma quando l'occasione si ripresenta al 68', l’ala lagunare non fallisce l’appuntamento con il gol.
Dopo un calcio piazzato conquistato da Novakovich a seguito di una bella giocata appena fuori dall'area di rigore, Pierini si è presentato sul pallone optando per una soluzione di potenza che il portiere del Genoa, Josep Martínez, non è riuscito a trattenere, e sulla cui respinta si è avventato Johnsen che ha messo così a segno la rete del pareggio.
Nella ripresa, il Venezia prende in mano il pallino del gioco, arrivando alla conclusione per nove volte e mantenendo il controllo in ogni parte del campo, ciò senza però riuscire a tradurre questo dominio nella rete del vantaggio, e permettendo così al Genoa di riorganizzarsi e tornare in partita.
All'87° minuto infatti sarà proprio il Genoa a trovare il gol vittoria in contropiede, grazie ad una combinazione fra Yeboah e Albert Guðmundsson. Il Ghanese, entrato in area dalla fascia sinistra, si è prodotto in uno slalom fra due difensori prima di lasciare la sfera a Guðmundsson, con l’islandese che ha a sua volta crossato per Yeboah che di testa ha infilato Joronen sul palo lontano.
Il Venezia però non si è dato per vinto. Sia Johnsen che il capitano Pietro Ceccaroni si sono visti negare la rete nel tempo supplementare, cosa invece riuscita al subentrato Domen Črnigoj al 95° minuto, che era riuscito a mettere in gol una palla vagante su un altro calcio di punizione. Ma mentre lo Stadio Penzo esplodeva però di gioia, il gol è stato annullato dal VAR per fuorigioco, costringendo così il Venezia ad una sconfitta per 1-2 dopo 97 minuti di gioco.
"Possiamo essere soddisfatti della sostanza del gioco espresso, questo consci del fatto che la strada da percorrere è ancora lunga", ha dichiarato Javorčić al termine della partita. "Dobbiamo scrollarci di dosso alcune incertezze che ci trasciniamo dalla scorsa stagione, come la nostra tendenza a soffrire negli ultimi 20 minuti di partita. Sono comunque fiducioso dopo questa partenza: oggi abbiamo mandato un messaggio importante, è stata una buona gara per noi sotto tutti i punti di vista".
Il Venezia cercherà di reagire già domenica 21 agosto, quando si recherà a Bolzano per affrontare l'FC Südtirol, formazione che ha conquistato la promozione in Serie B nella scorsa stagione proprio sotto la guida dello stesso Javorčić.