Serie A 21/22: Venezia 1-3 Lazio

23 dicembre 2021

Il Venezia ha giocato la sua prima partita di quest’anno solare il 4 gennaio, un match contro il Pisa terminato con un pareggio per 1-1 che all’epoca permise ai lagunari di salire all'ottavo posto della classifica di Serie B.

Da allora, con tutto l’universo Venezia a remare in un’unica direzione, il Club ha costruito una serie di ottimi risultati che hanno riscritto la storia recente della Società: dal ritorno in Serie A per la prima volta dopo 19 anni, al rinnovo del Penzo, il secondo stadio più vecchio d’Italia, riuscendo nell'impresa di renderlo idoneo per la la massima serie mantenendo il suo fascino intatto, questo passando per il rinforzo di una squadra che è arrivata ad includere giovani talenti quali Gianluca Busio e Tanner Tessmann, riuscendo però allo stesso tempo a trattenere anche quelli che sono stati i principali artefici della promozione, come ad esempio, solo per citarne alcuni, Pietro Ceccaroni, Dennis Johnsen, Domen Črnigoj, e molti altri, i quali sono stati blindati con contratti a lungo termine.

Ieri sera, il Venezia ha chiuso l’anno, nonché il girone d’andata del campionato di Serie A 2021/22, con una sconfitta per 1-3 arrivata dopo aver ospitato allo stadio Pier Luigi Penzo la Lazio di Maurizio Sarri. Eppure, nonostante la sconfitta, il miglioramento in corso in quello che è il gioco della squadra è parso evidente, e questo è sicuramente un punto da cui ripartire già dalla prossima gara. Fino a quando infatti la Lazio non ha messo a segno il terzo gol al 95', il Venezia ha giocato a viso aperto con una squadra fra le migliori non solo a livello Nazionale, ma anche a livello europeo, dove, in Europa League, ha poc’anzi conquistato il passaggio del turno. Ecco allora che la delusione che si respirava in casa veneziana dopo la sconfitta potrebbe forse rappresentare un segno del fatto che questa squadra stia iniziando prendere coscienza del proprio potenziale e, conseguentemente, di potersi giocare quasi ogni partita del campionato.

Come a Genova, nella partita contro la Sampdoria, il Venezia ha nuovamente subito un gol all’inizio del match, nella fattispecie in quest’occasione quando l'ex attaccante di Barcellona e Chelsea Pedro Rodriguez ha ricevuto la palla sul lato destro del campo e si è poi prodigato in una delle sue tipiche azioni personali. Ecco allora che dopo un dribbling estenuante con cui ha lasciato in dietro i suoi marcatori, lo spagnolo ha battuto a rete con un preciso sinistro che ha colto di sorpresa l’estremo difensore veneziano Sergio Romero.

Erano dunque passati solo tre minuti dall’inizio della gara quando la squadra di Paolo Zanetti è passata in svantaggio, ma non sarebbe stata di certo questa rete a fermare gli arancioneroverdi. La formazione messa in campo dal tecnico lagunare era un 4-3-2-1 che vedeva come terminale offensivo Francesco Forte, alla sua prima gara da titolare in campionato da ottobre, ed alle sue spalle un nutrito reparto mediano composto da fantasisti e centrocampisti le cui doti tecniche hanno regalato alle statistiche, insieme ad alcune buone occasioni da rete, una precisione del 93% nei passaggi.

La corsa al pareggio del Venezia sarebbe poi stata coronata poi già Al 30', quando Mattia Aramu ha controllato una palla sulla fascia destra prima di mettere in area con il suo sinistro educato un cross su cui Francesco Forte si è avventato con un tempismo perfetto, colpendo di testa magistralmente un pallone che si è così infilato alle spalle del portiere laziale Thomas Strakosha. Una rete quella di Forte, che non ha solo significato il pareggio per la sua squadra, portando il risultato su un 1-1 che avrebbe chiuso il primo tempo, ma anche il primo gol nella massima serie per il numero 9 veneziano, andando così a rappresentare per l’attaccante lagunare, per usare le sue stesse parole regalate ai giornalisti nel post-partita, “la realizzazione di un sogno”.

Ancora un volta però, appena tre minuti dopo l’inizio della seconda frazione di gioco, il Venezia è andato nuovamente in svantaggio. Era infatti il 48’ minuto di gioco quando, il centrocampista laziale Danilo Cataldi ha battuto un calcio angolo il quale è carambolato sulla spalla del difensore Francesco Acerbi e, successivamente in rete. Un gol che Acerbi ha festeggiato battendosi ripetutamente la spalla, riconoscendo forse dunque quella che pareva essere una deviazione inintezionale, ma comunque sufficiente per battere ancora una volta l’estremo difensore arancioneroverde.

In risposta alla nuova situazione di svantaggio Zanetti decide allora di inserire Busio per A.J. Vacca e David Okereke per Sofian Kiyine, passando così ad un 4-3-1-2 più offensivo, con Forte e Okreke a fare coppia davanti, e Mattia Aramu lasciato libero di disegnare calcio alle loro spalle.

A questi ingressi dalla panchina sarebbero poi succeduti quelli di Tessmann, Johnsen e Anor Sigurðsson, dei cambi che avrebbero fatto sì che in campo si vedesse un Venezia a trazione ancor maggiormente anteriore, con tre punte e con in mano il controllo del gioco nella trequarti avversaria, relegando la Lazio ad un ruolo di sapiente gestione del risultato.

Al 91esimo minuto però le speranze del Venezia di rimontare ancora una volta il gol dello svantaggio sono svanite quando a Tanner Tessmann è stato mostrato un cartellino rosso per un fallo sul centrocampista spagnolo Luis Alberto. Con l'uomo in più poi la Lazio sarebbe poi andata a chiudere definitivamente la partita al 95’ proprio lo stesso con Luis Alberto, il quale ha messo dentro al volo un cross dalla destra.

Il Venezia dunque, alla luce del risultato di quest’ultimo match che ha chiuso la prima metà della stagione, è ora a sei punti dalla zona retrocessione, e, subito dopo le vacanze, andrà a Salerno per affrontare la Salernitana nella prima giornata del girone di ritorno, questo in un match valido per la Giornata 20 del campionato di Serie A 2021/2022.

Venezia 1-3 Lazio

Marcatori: Pedro 3’, Forte 30’, Acerbi 48’, Alberto 90+5

Venezia (4-3-2-1): Romero, Mazzocchi, Caldara, Ceccaroni, Ebuehi, Vacca (Busio 55’), Črnigoj (Tessmann 67’), Ampadu (Sigurðsson 74’), Kiyine (Okereke 55’), Aramu, Forte (Johnsen 74’)
In panchina: Mäenpää, Svoboda, Modolo, Molinaro, Haps, Heymans, Peretz
Allenatore: Paolo Zanetti

Lazio (4-3-3): Strakosha, Marušić, Felipe, Acerbi, Radu (Lazzari 74’), Milinković-Savić, Cataldi (Leiva 67’), Bašić (Alberto 74’), Pedro, Zaccagni, Anderson (Anderson 80’)
In panchina: Reina, Patric, Akpa Akpro, Romero, Moro, Furlanetto, Muriqi
Allenatore: Maurizio Sarri