1 novembre 2021
Dopo la sconfitta casalinga arrivata nella 10^ Giornata contro la Salernitana, il Venezia ha dovuto reagire e concentrarsi sulla sfida con un’altra diretta concorrente per la salvezza, andando ad affrontare in trasferta al Luigi Ferraris una formazione, Il Genoa, con un solo punto in meno in classifica degli arancioneroverdi. Ottima la prestazione della difesa del Venezia che ha saputo resistere agli assalti dei padroni di casa, rimanendo lucida nonostante la pressione genoana, ed ottenendo così un pareggio a reti inviolate importante ai fini della classifica.
Le occasioni più nitide sono capitate sui piedi dei lagunari: la prima è arrivata quasi subito, al 5’ minuto, quando Mattia Aramu da calcio d’angolo ha trovato in area Pietro Ceccaroni, con il capitano bravo nell'indirizzare la sfera sul palo più lontano, ma sfortunato nel vedersi negare la gioia del gol dopo un disperato salvataggio sulla linea da parte di Cambiaso. Sulla ribattuta, Busio ha colpito di prima intenzione con potenza, sfiorando di poco il palo.
Busio, alla decima partenza consecutiva in Serie A, è stato schierato a centrocampo insieme al ventenne Tanner Tessmann al suo debutto assoluto nella massima serie italiana, andando così a comporre la prima coppia di giocatori americani schierata dal primo minuto in Serie A. A completare il reparto lo sloveno Domen Črnigoj, per un Venezia che si affida nuovamente al 4-3-1-2.
Dopo l'occasione iniziale, il Genoa ha preso il controllo della palla, con talentino italiano Under-21 Nicolò Rovella a dirigere le dinamiche di gioco. Dai piedi del diciannovenne centrocampista di proprietà dalla Juventus sono nate alcune occasioni pericolose per la difesa arancioneroverde, una delle quali derivante da un calcio di punizione nel primo tempo che però ha trovato il portiere del Venezia Sergio Romero ben piazzato nello specchio della porta.
Il Genoa, ha cercato di limitare i contropiede lagunari con un pressing aggressivo in un match che ha dimostrato come il Venezia sia riuscito a maturare per quanto riguarda l’interpretazione difensiva della partita. Molte le assenze nelle fila venete: oltre Dennis Johnsen ed Antonio Junior Vacca infatti il Venezia ha dovuto rinunciare anche all’intelligenza calcistica di Ethan Ampadu, squalificato dopo il dubbio fallo da espulsione rimediato nel match contro la Salernitana.
Il primo tempo si è concluso sullo 0-0, con il Venezia che nell’intervallo ha potuto riorganizzare il suo asseto tattico in vista dei secondi 45 minuti di gioco.
All’inizio della ripresa Alberto Bertolini - in panchina al posto dello squalificato Paolo Zanetti - cautelativamente sostituisce in difesa Pasqule Mazzocchi, già ammonito, con Tyronne Ebuehi.
Poco dopo l'intervallo il Venezia si fa pericoloso ancora una volta. Al 54' Aramu batte un calcio d’angolo corto per Busio che crossa a sua volta sul palo lontano per servire Thomas Henry. La palla di Busio è però un po' lunga così da permettere al numero 14 la sola sponda di testa per Mattia Caldara, che nel frattempo si era liberato dalla marcatura. Il difensore arancioneroverde riesce a concludere, trovando però pronto il portiere genovese che riesce a respingere. Tessmann è il primo ad arrivare sul pallone e prova a sua volta a battere a rete, ma senza successo.
Il Genoa continua a mettere sotto pressione il Venezia che però resiste agli attacchi rossoblu, come al 62’, quando Romero salva il risultato sul neo entrato Caleb Ekuban.
Al 69' l’ingresso in campo di Sofian Kiyine contribuisce a dare nuova linfa al gioco del Venezia, che, benché costretto sulla difensiva dal Genoa, ha trovato nel centrocampista un direttore d’orchestra per le manovre offensive, così da permettere agli arancioneroverdi di rendersi a loro volta pericolosi.
All’82’ minuto sempre Kiyine calcia una punizione che trova in area ancora Mattia Caldara. Il pregevole colpo di testa del difensore viene però ancora una volta sventato dal nazionale italiano Salvatore Sirigu. Quattro minuti dopo, sale in cattedra ancora Kiyine. Il centrocampista ventiquattrenne è partito dalla fascia sinistra saltando due difensori prima di disegnare un potente tiro a giro dalla distanza che si spegne di poco fuori, sfiorando il secondo palo. La tecnica e il dribbling di Kiyine non solo hanno dunque aiutato il Venezia a rientrare in partita permettendo un più oculato controllo della palla, ma creare diverse situazioni interessanti per i lagunari.
Il Genoa dal canto suo non molla e continua a cercare a sua volta di portare a casa i tre punti, andando però a scontrarsi contro l'ottimo assetto difensivo del Venezia che aiuta la squadra di Zanetti a conquistare un punto importante in quel di Marassi.
Nel prossimo turno di campionato arriverà allo Stadio Penzo la Roma di José Mourinho nell’ultimo match prima della pausa nazionali di Novembre.
Genoa 0-0 Venezia
Genoa (4-3-2-1): Sirigu, Cambiaso, Biraschi, Vásquez, Criscito, Sturaro (Kallon 64’), Badelj, Rovella, Galdames (Touré 64’), Destro (Ekuban 56’) (Buksa 84’), Pandev (Caicedo 46’)
In panchina: Šemper, Sabelli, Masiello, Melegoni, Marchetti, Portanova
Mister: Davide Ballardini
Venezia(4-3-1-2): Romero, Mazzocchi (Ebuehi 46’), Caldara, Ceccaroni, Haps (Molinaro 84’), Črnigoj (Kiyine 69’), Busio, Tessmann, Aramu (Peretz 77’), Okreke, Henry (Forte 84’)
In panchina: Mäenpää, Sigurðsson, Heymans, Bjarkason, Schnegg, Svoboda
Mister: Alberto Bertolini