8 febbraio 2024
Classe 2007, nato a Mirano e cresciuto a Spinea, il centrocampista delle giovanili arancioneroverdi Francesco Mariutto è stato recentemente convocato dalla Nazionale Italiana Under 17, dove ha ben figurato nelle due amichevoli contro i pari età della Spagna. Francesco si aggiunge agli altri 13 ragazzi del settore giovanile del Venezia FC convocati dalle rispettive nazionali in questa stagione.
Una passione che nasce fin da piccolissimo: “Mia mamma mi ha sempre detto che ho imparato a calciare il pallone ancora prima di camminare: gattonavo, mi sedevo per terra e calciavo. Da piccolo con i miei fratelli maggiori facevamo delle partitelle al campetto e, visto che ero il più piccolo, inizialmente venivo sempre scelto per ultimo in squadra finché, con il passare del tempo, hanno capito che dovevo essere scelto per primo. Ho iniziato a muovere i primi passi nel calcio a 5 anni nel FC Spinea 1966, poi sono stato tre stagioni al Borbiago fino ad arrivare al Padova. Successivamente sono arrivato al Venezia e sono stato inserito nell’Under 13.”
Centrocampista di piede destro, impiegato inizialmente come mediano, nell’ultimo anno sta giocando in una posizione più avanzata alternandosi come mezzala e trequartista. “Mi piace molto di più questa posizione avanzata perché mi vedo più come un centrocampista offensivo di qualità ma anche di corsa. Non sono molto alto ma sono robusto e nei contrasti riesco a farmi valere. Sicuramente devo migliorare nel colpo di testa, ci sto lavorando. Ai tempi del Covid, quando ero in quarantena, provavo spesso le giocate del mio idolo Neymar per migliorare la mia tecnica, ma ammiro anche Nicolò Barella per l’aggressività, la corsa e la tenacia che mette in campo.”
La svolta nel suo percorso con la maglia arancioneroverde arriva ad un torneo amichevole. “I primi mesi qui non sono stati facili e la svolta non è arrivata fino a che, in un torneo amichevole a Napoli, ho disputato tre ottime partite dove ho segnato e fatto assist e da lì tutto è andato per il meglio.”
Oggi è uno dei talenti più promettenti del settore giovanile del club, perno dell’Under 17 arancioneroverde con 3 gol e 4 assist collezionati in stagione. “Sono il capitano della squadra e sento una responsabilità, siamo partiti molto bene e siamo stati secondi per diverso tempo. Successivamente abbiamo avuto un calo e attualmente siamo noni in classifica ma il nostro obiettivo è entrare nei playoff. In questo momento purtroppo i risultati non stanno arrivando ma come squadra stiamo giocando bene e continuando così sicuramente riusciremo a raccogliere i frutti del nostro lavoro.”
La continua crescita con il Venezia, gli ha permesso di ricevere la convocazione di Mister Massimiliano Favo per la Nazionale Italiana Under 17 impegnata poche settimane fa in una doppia amichevole di prestigio contro la Spagna. “In precedenza ero stato già chiamato per delle selezioni nella Nazionale Under 15 ma questa convocazione è stata un’emozione completamente diversa. Ho ricevuto la notizia dai dirigenti del club una mattina presto ed ero ancora assonnato, ma non appena ho realizzato ero incredulo e sono corso a raccontare tutto ai miei genitori. Essere scelto tra i 20 migliori giocatori di tutta Italia della mia età è stata una bellissima emozione ma non ho fatto i salti di gioia perché dovevo rimanere con i piedi per terra e concentrato per la partita che avrei giocato di lì a poco con il Venezia. In Spagna abbiamo trovato un ambiente carico con circa 4000 spettatori a guardarci, e ovviamente un po’ di emozione c’era quando sono subentrato negli ultimi venti minuti della prima partita, poi terminata 3-3 con una nostra rimonta. Nella seconda gara invece sono partito titolare disputando tutto il primo tempo e alla fine siamo riusciti a vincere 1-2. E’ stata finora l’esperienza migliore della mia vita calcistica, conservo la maglia della Nazionale e ogni tanto la indosso per riprovare quella emozione.“
Dal campo ai banchi di scuola. “Frequento una scuola abbastanza impegnativa nella quale bisogna studiare parecchio, spesso mi ritrovo sui libri fino a tarda sera specialmente quando ho una verifica il giorno dopo. I professori mi hanno sempre aiutato, percepiscono il mio impegno e i sacrifici che sto facendo, altri sono più severi. Fuori dal campo sono un ragazzo tranquillo, amo trascorrere le vacanze al mare e in montagna con la mia famiglia e frequentare gli amici e la mia fidanzata.”